Linguaggio, accessibilità, sviluppo strategici, passione nel lavoro, ospiti d’onore e tanta, tantissima (forse troppa) intelligenza artificiale. Il Web Marketing Festival 2023 ha dato l’occasione all’intero team di Inputidea di vivere tre giorni immersi tra stimoli, riflessioni, discussioni e relazioni.
Ogni progetto deve partire su una solida base di conoscenze per poter raggiungere gli obiettivi desiderati. Fermarsi ad ascoltare è il primo passo che scegliamo di compiere come agenzia. Che si tratti di un cliente o un esperto della nostra Academy, ci prendiamo il tempo necessario per far nascere nuove idee a partire da un input, appunto.
Questo nostro agire ci ha portato per il secondo anno a prendere parte al Web Marketing Festival 2023, il più noto evento di settore in Italia. Dal 15 al 17 Giugno, ha cercato di esplorare più argomenti possibili, collegandoli spesso al tema del momento: l’intelligenza artificiale.
Sono state giornate davvero intense: la partecipazione di buona parte del team ha permesso di seguire e molti speech nelle varie aule, open stage e mainstage.
Ecco un riassunto, giorno per giorno, della nostra esperienza a Rimini Fiera.
Giorno 1: l’innovazione per il cambiamento
La nostra avventura parte dal main stage e con Manuel Castells che ha tenuto una lezione sull’impatto delle nuove tecnologie sulla società contemporanea. Il sociologo ed ex ministro dell’Università spagnolo, padre delle teorie sulla Network society, ha fatto il punto sugli sviluppi della nostra relazione con le più recenti tecnologie. Il professore ha osservato come i due elementi chiave della nuova frontiera della digitalizzazione siano rappresentati dalla nuova possibilità di connessione, caratterizzata da capillarità, alta velocità, volume e bassa latenza e ovviamente l’intelligenza artificiale. Per quest’ultima ha riflettuto anche sul suo utilizzo nell’istruzione, analizzando i pro e contro delle sue applicazioni.
Per quanto riguarda il mondo dell’accessibilità nel Web, l’aula tenuta dall’azienda informatica Accessiway ha proposto una breve esperienza di privazione visiva per immergerci nelle difficoltà di una compilazione di un modulo online. Il mercato europeo conta 80 milioni di utenti con disabilità, una parte importante che il 98% dei siti non intercetta a causa di piattaforme inaccessibili. Lo speech ha voluto porre infine l’attenzione sulla correlazione tra apertura all’inclusione tecnologica e fedeltà del cliente evidenziando come questi utenti tornino molto più facilmente su siti che gli hanno permesso di compiere azioni in autonomia.
Molto interessante, seppur a nostro avviso eccessivamente breve, l’intervista a Giuseppe Lombardo, procuratore antimafia di Reggio Calabria. Il suo intervento si è incentrato sul rapporto tra nuove tecnologie e organizzazioni criminali, osservando come quest’ultime siano in continua ricerca di nuovi mezzi per facilitare le proprie attività illecite. Ha inoltre fatto cenno all’importanza dell’intelligenza artificiale nei lavori di ricostruzione giudiziaria.
L’open stage, condotto dal giornalista Saverio Tommasi, ha proposto un argomento già indagato anche nei nostri momenti formativi interni. Il linguaggio è alla base di ogni attività comunicativa e come tale deve essere costantemente indagato nei suoi continui cambiamenti. L’utilizzo consapevole e la conoscenza delle parole danno la possibilità di intervenire in difesa di chi non può esprimersi come vorrebbe e di dare vita a storie che potrebbero rimanere sommerse. Tra termini che escludono e denigrano, altri sostituiti con forme scorrette, e altri ancora largamente utilizzati nei discorsi pubblici, scendere nelle profondità dell’uso corretto del linguaggio è senza dubbio complicato, ma ci permette di accrescere le nostre possibilità di relazione e di evolverci come società.
Molte altre figure e riflessioni si sono alternate nel corso della giornata. I content creator Camihawke e Pow3r hanno riflettuto sulla loro figura professionale e il riconoscimento della loro categoria a livello lavorativo, anticipando l’intervento di PierPaolo Bombardieri, segretario generale UIL. Non è mancato nel panel un intervento sul ruolo del gaming nelle campagne marketing, strumento sempre più fondamentale per posizionarsi e raggiungere un target capace di intervenire sulle decisioni d’acquisto dei nuclei familiari.
Giorno 2: l’IA stravolge un settore stravolto
Il secondo giorno di fiera, il più frequentato e caotico, le aule hanno affrontato gli argomenti più disparati, in un turbinio di visitatori intenti a correre da una parte all’altra della struttura per non perdersi niente (e forse perdersi quasi tutto).
Una tra le aule del venerdì mattina che è riuscita a coinvolgere in una spiegazione ampia e chiara ha affrontato il tema del messy middle, modello in contrapposizione alla linearità del classico funnel. Lo speaker introduce il talk con una sua esperienza personale: stimolato da un post Instagram, parte alla ricerca di un pennino per inchiostrazione. Ciò lo porterà su Google, Pinterest, un sito di un micro-expert che accenderà un nuovo bisogno, di nuovo su Google, Youtube, Instagram e infine Amazon per concludere il suo viaggio.
È un esempio di percorso d’acquisto che sperimentiamo sempre di più nella nostra quotidianità, dove una ricorsività tra fasi di valutazione ed esplorazione sostituisce la successività del TOFU, MOFU BOFU. In questo nuovo contesto assumono estrema rilevanza la conoscenza di target e touchpoint, una presenza stabile in fase esplorativa, lo sfruttamento dei bias cognitivi e la riduzione dei problemi tecnici nell’esperienza utente.
A seguire, sul mainstage è stata la volta di un ospite d’onore di estrema importanza, senza il quale la maggior parte delle professioni nel mondo digital non sarebbero nate. Stiamo parlando di Sir Tim Berners-Lee, padre del World Wide Web. Nel suo lungo intervento, l’informatico britannico ha avuto modo di proporre numerose riflessioni sui diversi sviluppi tecnologici e sociali. Inizialmente entusiasta della libertà di espressione offerta dal web, oggi constata numerose sfide e rischi come minacce per ragioni politiche o economiche e la preoccupante superficialità con cui si cedono i propri dati alle diverse piattaforme. Guarda anche alle IA come ulteriori minacce con la sua raccolta di dati pubblici per migliorare le prestazioni e le possibili conseguenze del suo utilizzo, tra cui il deep fake.
Uscendo brevemente dall’ambito prettamente marketing, il panel tenuto da Alessandro De Concini, ospitando il filosofo Rick DuFer, lo psicologo Antonio Cristoforetti e il content creator Bike&Raft ha proposto un dibattito sul ruolo della passione nel lavoro. Partendo dall’analisi della categoria sociale del “nerd” si è osservato come la passione per un determinato prodotto possa diventare ponte di confronto e relazione con realtà socialmente lontane. Infine si è arrivati a discutere sulla possibilità di trasferire le proprie competenze da un campo all’altro per integrarle all’interno di un contesto lavorativo.
La giornata si è conclusa con un ultima aula sulla relazione tra intelligenza artificiale e strategia Digitale. Jacopo Matteuzzi di Studio Samo ha fornito alcuni spunti su come un semplice ChatGPT possa ricoprire diversi compiti all’interno di un percorso di sviluppo di un piano di marketing. Report, analisi di mercato e di siti web, per non contare tutta la parte di stesura dei contenuti testuali, come codici e copy, sono attività che nel breve periodo potranno essere completamente demandate a questi strumenti.
Allora che cosa ci resta? Questa la domanda a cui ha voluto dare risposta il relatore. La strategia, che identifica come “l’arte (creativa) e scienza (data driven) di prendere decisioni”, costituisce la chiave di volta che regge l’intero progetto rimane e rimarrà appannaggio dell’umano. Da qui la condivisione della propria modalità di sviluppo di una strategia da un primo momento di diagnosi del contesto e degli obiettivi, per poi passare alla fase di pianificazione dinamica ed esecuzione coerente.
Giorno 3: il ruolo dei dati per la comunicazione
L’ultimo giorno del Web Marketing Festival 2023 si è caratterizzato per una costellazione di talk e panel scelti per toccare argomenti molto lontani tra loro, ma tutti utili per arricchire le diverse fasi dei nostri progetti prima del ritorno in territorio reggiano.
Tra gli interventi della giornata, quello di Guido Scorza, componente del Garante per la Privacy, ha offerto un punto di vista sul rapporto tra diritti e progresso tecnologico. Il recente Regolamento Europeo sull’utilizzo delle IA, ancora in fase di approvazione, non sarà applicabile come minimo fino al 2025 e costituisce un campo di prova sulle relazioni tra governo e sviluppo digitale. Scorza ha osservato come le aziende del settore tech stiano sperimentando direttamente sul mercato, il quale però non deve essere considerato come laboratorio. Per concludere afferma che l’innovazione dovrebbe produrre un impatto sociale positivo, ma per ora si sta unicamente insegnando alle intelligenze artificiali a comprendere sempre meglio gli umani.
Di tutt’altro argomento l’aula tecnica tenuta da Filippo Trocca, dedicata all’analisi web e ai prossimi cambiamenti nella raccolta e utilizzo dei dati personali. Con il panorama dell’advertising stravolto dal graduale abbandono dei cookie di terze parti e il GDPR, il focus deve infatti spostarsi sui 1° party data e le nuove tecnologie di targeting e misurazione in rapido sviluppo presenti sulle varie piattaforme d’analisi. GA4 costituisce un nuovo data framework di riferimento grazie al quale produrre campagne advertising attraverso l’integrazione e dialogo tra due modelli: il Customer lifecycle e il Data Maturity model Journey. Il primo guarda alle metriche più importanti in ogni fase del percorso del cliente, mentre il secondo alla quantità e qualità dei dati in possesso delle aziende.
Abbiamo avuto occasione di proseguire le analisi su uno studio proposto anche in occasione della scorsa edizione relativo al branding per gli appartenenti alla Generazione Z. La ricerca universitaria di Niccolò Cappelletti e Daniele Chieffi si aggiorna ed espande con nuovi dettagli e cambiamenti. Infatti se nel 2022 gli elementi nella comunicazione diretta ai nati dal 1996 in poi erano caratterizzati da un tone of voice semplice, macroargomenti sociali e la creazione di un rapporto quotidiano, nel 2023 si osservano sempre più modelli qualificati da un linguaggio specifico portatore di valori, collaborazioni e creazione di family-community.
La conclusione della nostra esperienza al festival ha visto il susseguirsi di due brevi ma intensi talk dedicati per un’ultima volta all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nei processi di sviluppo. Luisella Giani di Oracle e Paul Roetzer hanno discusso e portato dati incontrovertibili sul cambiamento nel panorama lavorativo da qui al 2025 attraverso l’integrazione e sviluppo di modelli basati sulla tecnologia GPT specializzati per gli specifici casi delle singole agenzie. Molti compiti, dalla reportistica e ricerca fino alla generazione di contenuti, saranno lasciati sempre più alle macchine. Viene lanciata anche una rassicurazione-avvertimento riguardo a tali sviluppi: le intelligenze artificiali non sostituiranno gli umani, ma solo chi non saprà utilizzarle.
Questi sono solo una parte delle occasioni di discussione durante questa maratona di tre giorni. I membri del team hanno riflettuto sulla figura della donna nella nel mondo della content creation, sulle nuove modalità di lead generation, sulle integrazioni robotica-AI e molto altro ancora.
Inputidea quest’anno, oltre a una grandissima quantità di informazioni, porta a casa il ricordo di un’intensa esperienza di team (e di una cena romagnolisissima a base di ottimo pesce!).