La giornata di sabato 24 Settembre ci ha offerto tanti spunti di riflessione. Il nostro team, presente in sala tra gli altri numerosi partner, è rimasto affascinato dalle parole di relatrici e relatori. Siamo davvero felici di aver partecipato attivamente alla realizzazione di un progetto che abbiamo potuto seguire quotidianamente dietro le quinte.
Oltre a idee che meritano di essere diffuse, TEDxReggioEmilia è anche centro di aggregazione di persone, aziende e associazioni accomunate dal desiderio di collaborare per qualcosa che può fare la differenza.
Questo è emerso anche all’aperitivo di venerdì 23 Settembre presso gli spazi di Smeg, organizzato per poter conoscere meglio volontari e partner, come Tetrapack, Cellularline e Quadir, e dialogare con i diversi speaker che sarebbero saliti sul palco.
Ripartire in mille modi diversi
Molte le riflessione che hanno preso forma al centro Loris Malaguzzi, troppe da poter riportare in un solo articolo. Ecco allora perché abbiamo scelto di condividere ciò che ha illuminato maggiormente le menti del nostro team.
Creatività e progettazione
NO. Una parola che in un lavoro come il nostro si sente davvero spesso. Potrebbe dirla un cliente, molto più di frequente uno di noi a se stesso, accettando così l’abbandono della propria idea. Alice Bottaro, direttrice creativa presso uno dei più importanti brand mondiali, ha espresso la necessità di ripartire a seguito di un rifiuto. Concentrandosi sulla fase post-idea, ha chiamato in causa un tipo di creatività che potrebbe essere definita di “emergenza”. Quando il primo frutto della creatività viene fermato è lì che si devono dimostrare le proprie capacità, reinventare e reinventarsi per portare a conclusione il progetto.
Una riflessione sul processo creativo è nata anche da Isabella Oriani e la sua sedia a rotelle low cost adatta a tutti i terreni del continente africano. Durante il suo racconto abbiamo ritrovato un modello di lavoro molto familiare: il Design Thinking. Coinvolgere gli utenti finali, oltre a permettere una progettazione su misura e un aggiustamento continuo, permette loro di sentirsi più vicini a chi cerca di supportarli.
Giovani e futuro
Due discorsi che guardano nelle direzioni opposte per promuovere uno stesso messaggio: quelli di Luciana Castellina e Marco Paolini. La prima, dimostrando come l’età sia solo un numero quando le riflessioni sono universali, ha parlato di giovani e del potere della protesta. Rivoluzionaria da sempre, comprende perfettamente che gli attuali modelli di sviluppo non reggono e che chi a meno di 25 anni sa ancora combattere per non arrendersi. Paolini invece, riflettendo sul tempo da cui ripartire, evidenzia come sia necessario tenersi lontani da un racconto che guarda troppo al passato, perché spesso sporco di nostalgia. Una persona che dello spazio teatrale ha fatto la sua vita sa infatti che è il dove l’interrogativo giusto da porsi.
Questi discorsi hanno prodotto una certa soddisfazione nelle ragazze e nei ragazzi del nostro team lì presenti. Infatti, consapevoli di essere liberi di esprimersi, innovare, sbagliare e crescere sappiamo di far parte di un ambiente che vuole valorizzare.
Informazioni e studio
Ripartire dalla consapevolezza delle parole. Questo il fulcro dell’intervento di Anna Maria Lorusso, semiologa. In questi anni non siamo rimasti vittime di un’unica pandemia: una più sottile è esplosa silenziosamente. Discorsi virali, confusi e intrisi di paura hanno riempito il mondo saturando di conversazioni online e offline. La speaker osserva come insegnare l’importanza delle parole, misurare la loro giusta quantità, imparare a distinguere gli argomenti e capire che il sapere è fallibile sono le componenti del vaccino alla deformazione delle informazioni.
Come Input sappiamo che le informazioni, in ogni loro forma, possono essere cura e malattia, stimolo utile o sovraccarico, parte essenziale o fastidioso rumore di fondo. Per questo ci impegniamo per far sì che ogni progetto porti con sé qualcosa che valga la pena di essere condiviso, al di fuori degli obiettivi finali.
Clima e azione
Molta attenzione è stata rivolta ai concetti di ambiente, cambiamento climatico e attivismo. Diletta Belotti, impegnata nella lotta contro le agromafie, sale sul palco recitando un monologo drammaturgico. Chiedendosi cosa fare prima della fine, riflette sulla necessità di promuovere una speranza radicale, capace di infettare chi ci circonda per continuare a lottare. Questo perché se pure non esiste una fine uguale per ognuno, c’è bisogno di collettivizzarla, tanto il suo arrivo interesserà tutti. Chiede giustizia climatica e la pone contro un sistema responsabile di modelli di sfruttamento ambientale insostenibili oggi, come alla loro origine.
I temi legati ad ambiente e sostenibilità interessano la nostra realtà da sempre. Pur operando nel settore digitale, apparentemente distante dagli ambienti lavorativi più inquinanti, siamo consapevoli del suo grande impatto sull’ecosistema. Può risultare più semplice immaginando la grande quantità di rifiuti elettronici prodotti, più difficile invece comprendere che ogni mail inviata, pagina web visualizzata o documento scaricato produce CO2.
Per questa nostra sensibilità abbiamo cercato di concretizzare la nostra idea di ripartenza green con un gadget a basso impatto ambientale offerto a tutti i partecipanti all’evento. Il pensiero si compone di un libro di seconda mano, in modo che sia ancora capace di ispirare i futuri lettori senza costituire un nuovo uso di materiali, e un segnalibro in carta riciclata firmato con grafica InputIdea. Speriamo che questa nostra piccola attenzione possa far immergere in nuovi mondi sostenibili.
Vogliamo ringraziare infine Laura Credidio per essersi fatta carico 11 anni fa di portare anche nella nostra città un evento culturale di tale portata, e Riccardo Staglianò per aver curato questa edizione creando una solida rete tra tema, relatori e i loro rispettivi mondi.