Cosa fare quanto le storie non bastano più? Attraverso lo storydoing è possibile far vivere esperienze concrete al proprio pubblico integrandole ai valori aziendali. Scopriamo come.

Se una volta erano sufficienti le caratteristiche tecniche di un prodotto per distinguersi dalla concorrenza, oggi queste non sono di solito sufficienti. Nel corso dei decenni è stata data sempre più importanza alla creazione di un racconto che parlasse dell’azienda e lo storytelling è diventato ormai familiare per le agenzie di comunicazione. La costruzione di un racconto portatore di messaggi e valori è infatti tra le prime pratiche messe in atto per sviluppare un progetto marketing. Tuttavia, con il crescente desiderio di vivere esperienze uniche, è emerso un nuovo concetto che va oltre la sola narrazione: lo “storydoing”.

Facciamo chiarezza sulle principali caratteristiche di quest’ultima strategia, confrontandola e analizzandola attraverso le migliori pratiche da mettere in atto.

Diventare parte della storia

Il termine è stato coniato per la prima volta da Ty Montague, ex CEO di JWT North America, una delle principali agenzie di pubblicità al mondo. Il concetto di storydoing si basa sull’idea che le aziende non debbano limitarsi a raccontare storie, ma viverle direttamente attraverso azioni significative. Riguarderebbe quindi la messa in atto delle narrazioni aziendali attraverso esperienze coinvolgenti che colpiscono profondamente il pubblico.

Lo storydoing cerca di incorporare valori, missione e obiettivi nell’azione stessa dell’azienda. Si tratta quindi di dimostrare ciò che la realtà aziendale persegue attraverso il proprio comportamento, senza limitarsi a comunicarlo.

 

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Differenza tra Storytelling e Storydoing

Per comprendere appieno il concetto di storydoing, è utile esaminare le differenze chiave che lo distinguono chiaramente dallo storytelling.

  • Azione vs. Narrazione: nello storytelling, l’attenzione è rivolta principalmente alla creazione di una narrazione coinvolgente. Lo storydoing, d’alta parte pone l’accento sull’azione reale che l’azienda compie in relazione al racconto che ha scelto di incarnare.
  • Comunicare vs. Dimostrare: lo storytelling si basa sulla comunicazione di messaggi aziendali. Lo storydoing punta ad approfondire quanto narrato attraverso l’esecuzione pratica di comportamenti e attività esperienziali volte a dimostrare tali valori.
  • Coinvolgimento emotivo vs. Coinvolgimento fisico: se una storia gioca con le emozioni del pubblico, lo storydoing cerca di immergerlo totalmente all’interno delle proprie attività. Infatti, attraverso lo sviluppo di esperienze tangibili e sensoriali, l’utente viene coinvolto in quanto persona fisica.
  • Passivo vs. Attivo: il pubblico attraverso lo storytelling svolge unicamente il ruolo di osservatore dei valori aziendali. Nello storydoing, si cerca invece la partecipazione attiva. In questo modo l’utente prenderà parte al racconto dell’azienda rafforzando il legame nel tempo.

Come mettere in pratica lo storydoing

Ora che abbiamo compreso la differenza tra storytelling e storydoing, vediamo alcune pratiche per mettere in atto questa potente strategia.

Allineare azioni e valori

Il primo passo consiste nell’identificazione della missione e dei valori che caratterizzano l’azienda. Le azioni infatti devono essere allineate con questi principi fondamentali per poter risultare coerenti. Ad esempio, se una realtà si impegna per la sostenibilità del territorio dovrebbe ridurre l’impatto ambientale di tutte le sue attività.

Coinvolgere il pubblico

Lo storydoing coinvolge il pubblico in esperienze significative. Ciò può avvenire attraverso eventi, programmi di volontariato, iniziative sociali o altre situazioni che consentono al pubblico di prendere parte attivamente all’azione ed entrare a contatto diretto con l’azienda.

Comunicare chiaramente le azioni

Anche se il focus è principalmente è posto sulle azioni compiute, è essenziale riuscire a comunicarle in modo efficace per quella parte di pubblico che non ha potuto viverle in prima persona. Allora ecco rientrare in gioco gli strumenti classici dello storytelling, come video, blog, post sui social e newsletter.

Creare esperienze memorabili

Le esperienze offerte dall’azienda dovrebbero essere in grado di riportare l’attenzione su una azione che vuole caratterizzare un’aspetto aziendale. Che siano digitali o fisiche, le iniziative devono riuscire a fare leva a livello sensoriale del pubblico per essere maggiormente interiorizzate.

 

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Storydoing e storytelling: strategie complementari

Lo storydoing rappresenta un’importante integrazione e supporto al concetto di storytelling. Il primo infatti diventa la base su cui poter costruire un intero sistema di racconti e relazioni comunicabili attraverso le pratiche del secondo. Consiste nell’incarnare i valori e la missione dell’azienda attraverso azioni capaci di portare il pubblico a sentirsi un co-protagonista pienamente coinvolto.

In Inputidea crediamo che un buon racconto debba fondarsi su valori forti condivisi, che portiamo avanti supportando la promozione di eventi, sia come agenzia che per i nostri clienti.
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