In occasione di San Valentino abbiamo deciso di parlarvi di Tinder e Grindr. Le app di dating infatti ci permettono di trovare il nostro partner ideale anche nel business. Come ogni altra piattaforma che richiama l’attenzione di un vasto pubblico, anche questo tipo di app ha saputo attirare l’interesse di numerose attività che si sono lanciate in innovative strategie di comunicazione tra “swipe” a destra e a sinistra. Quali sono gli aspetti di Tinder e Grindr possono ispirare le nostre strategie di marketing? Cosa possiamo utilizzare le app di dating per le nostre campagne?

Prima di saltare subito agli aspetti che interessano a chi si occupa del marketing aziendale è utile comprendere alcuni aspetti relativi alla diffusione e al funzionamento di Grindr e Tinder. Entrambe le app permettono agli utenti che dimostrano un interesse reciproco di poter avviare una conversazione entrando in contatto con persone geograficamente vicine e con cui si potrebbero condividere alcuni interessi. La selezione avviene tramite lo scorrimento verso destra e a sinistra dei vari profili proposti, andandoli ad “approvare” o “scartare”. Tale modello nasce nel 2009 con Grindr, piattaforma dedicata principalmente a un pubblico gay, presente in 192 paesi e con più di 6 milioni di utenti attivi.

Lo stesso design sarà ripreso da Tinder tre anni più tardi rivolgendosi a un pubblico eterogeneo, aggiungendo aspetti che porteranno a una maggiore gamification nella selezione. Quest’ultima app diffusa in 196 paesi vanta un primo elemento estremamente interessante in ottica di marketing: il tempo medio per utente trascorso a swippare da una parte all’altra è di circa 90 minuti, più del doppio di quello trascorso in media su Facebook.

Perché fare promozione sulle app di dating?

I numeri raggiunti dalle app di incontri sono stati il campanello che ha attirato l’interesse di numerosi brand che hanno trovato in queste piattaforme lo spazio ottimale per promuoversi attraverso interessanti campagne. Vediamo alcuni vantaggi e cosa possiamo imparare per la nostra impresa.

Un pubblico preciso

Il primo fattore riguarda il tipo di utenza che maggiormente utilizza queste applicazione. Millennials e Gen Z risultano essere i primi fruitori di questi spazi, portatori di una cultura hooking up. Le piattaforme permettono di incontrare questo tipo di pubblico non sempre facile da raggiungere, attraversato da mode passeggere e caratterizzato da una forte frammentazione degli interessi, ma con una presenza costante online.

Giocare col contesto

Questi ambienti permettono di presentare i propri prodotti e servizi attraverso strategie che creano un forte appeal facendo leva sul contesto in cui l’utente viene raggiunto dalla campagna. Avvalendosi di messaggi semplici possiamo interessare e stimolare gli utenti in modo accattivante sfruttando occasioni inedite.

Pubblicità inattesa nel momento più adatto

Touchpoint sorprendenti e inattesi permettono di raggiungere e coinvolgere nuovi target che sarebbe difficile conquistare attraverso altri canali social. Un aspetto che rende ancora più forte il potenziale delle campagne risiede nella natura mobile first di queste applicazioni e quindi con un utente raggiungibile in qualsiasi momento e luogo esso sia predisposto a passare del tempo a selezionare un potenziale partner. Infatti nel momento in cui l’utente usa le app di dating riesce a dedicare maggiore attenzione anche ai messaggi pubblicitari.

Conoscere il pubblico risparmiando

Sfruttando l’iper geolocalizzazione possiamo individuare i potenziali partner più vicini e conoscendo gli orari a cui si connettono è possibile individuare le abitudini specifiche dei nostri clienti. Conoscere le persone con cui si parla è fondamentale (ne parliamo qui). Questo permette di avere feedback immediati e impostare azioni di retargeting efficaci, sfruttando anche un CPC vantaggioso rispetto a quelli di Facebook e Google Ads.

Amore nel marketing e viceversa

Tra creatività, conoscenza della piattaforma e innovatività ecco alcune delle migliori campagne marketing che hanno saputo sfruttare Tinder al meglio delle sue capacità.

Domino’s — Una pizza a San Valentino

Domino’s è stata una tra le aziende che più si è saputa distinguere, sfruttando con consapevolezza l’app di dating nella settimana della festa degli innamorati. Con la sua campagna su Tinder ha permesso agli utenti, tra un match non corrisposto e uno swipe, di consolarsi con la possibilità di ricevere pizze gratis e sconti. Pur trattandosi di una pubblicità, la strategia ha funzionato poiché è riuscita ad adattarsi con omogeneità al contesto virtuale e temporale, coinvolgendo i single dell’app in modo da farli sentire compresi.

Un elemento importante è stato l’attenzione rivolta all’immagine utilizzata dalla campagna. Infatti tramite la sua audacia e semplicità poteva essere compresa rapidamente dell’utenza impegnata in un frenetico processo di selezione. Gli utenti sono abituati a scorrere velocemente i profili, quindi si hanno solo pochi secondi per comunicare il proprio messaggio e catturare l’attenzione delle persone.

The Mindy Project — affinità con personaggi televisivi

Se una serie racconta le difficoltà dei propri personaggi nell’essere single e trovare l’anima gemella, Tinder risulta la scelta migliore intraprendere la campagna marketing. Questo è successo per la serie The Mindy Project, che ha visto collaborare il network di Fox Entertainment con la famosa app di dating per presentare in maniera originale i protagonisti del proprio prodotto. Oltre a proporre foto profilo che mostrassero al meglio i vari personaggi, sono state preparate divertenti descrizioni che facevano emergere le loro differenti personalità. Gli utenti di Tinder che hanno trovato un riscontro con uno dei personaggi ricevevano poi un messaggio che informava e invitava a sintonizzarsi sul prossimo episodio. Da questa campagna è possibile apprendere l’importanza di costruire strategia on-brand. I risultati positivi raggiunti dalla serie sono infatti frutto di una stretta relazione tra le motivazioni e linee narrative proposte dalla serie con quelle dell’utenza coinvolta dall’app.

Amnesty International — Le cause sociali su Tinder

Diverse organizzazioni no-profit hanno usato l’app di incontri per educare l’utenza su importanti questioni sociali. Una tra queste è Amnesty International Australia, che si è servita di Tinder per aumentare la consapevolezza sui matrimoni forzati. La non-profit ha diffuso attraverso le foto del profilo immagini scaricabili che illustrano come donne oppresse in tutto il mondo non siano ancora in grado di fare scelte importanti sulla loro vita in autonomia. Da qui emerge la necessità di un collegamento semantico facilmente ricostruibile se si desidera promuovere cause sociali attraverso questa applicazione. In questo caso la campagna di Amnesty International lega la totale libertà di scelta data agli utenti di Tinder con la completa mancanza di scelta che molte donne in tutto il mondo affrontano quando si tratta della loro vita sentimentale.

Gli esempi potrebbero essere molti, dalla comunicazione politica fino alla moda. Interessante anche l’esperimento dello studente Rob Tennent che ha scelto Grindr per presentare la sua collezione.

Quale match potrebbe avvenire dunque tra il tuo brand e le app di dating?

E quando, se non a San Valentino, iniziare a pensarci?