Per serie Tv e spettacoli televisivi, i social network non sono solo un canale di marketing per la promozione ma luoghi privilegiati dove le persone possono scoprire contenuti esclusivi, contattare autori e attori e soprattutto dialogare con la community.

Come conferma Twitter, più del 60% dei telespettatori accaniti condividono le loro opinioni sul social network e un 40% convince altre persone a guardare le loro serie preferite. E mentre Nielsen, l’ente per la misurazione del successo delle serie tv, sfrutta i dati di Twitter già da tempo, ha anche aggiunto i dati di Facebook al suo “Social Content Ratings”. Con queste analisi a portata di mano, le reti possono capire più efficacemente i comportamenti del pubblico e attirare gli inserzionisti giusti.

Ecco perché è così importante per i colossi del panorama televisivo usare i social media per guidare le visualizzazioni e partecipare alle conversazioni in tempo reale.

Il potere del secondo schermo

I social media non sono solo un secondo schermo per i telespettatori; sono un primo schermo per le persone che vogliono immergersi più a fondo nelle loro serie preferite. Questo significa che i produttori e distributori di show televisivi hanno l’opportunità di coinvolgere i fan con contenuti personalizzati anche al di fuori dei confini dei tempi televisivi. Come dimostreranno questi quattro spettacoli, le possibilità per la pubblicità social sono quasi infinite. Se il reparto marketing capisce il proprio pubblico di riferimento e le piattaforme chiave, si possono creare esperienze indimenticabili.

Diamo un’occhiata a quattro show televisivi da cui possiamo imparare qualcosa per quanto riguarda l’esperienza social.

1. Mr. Robot

Per uno show su un hacker vigilante, Internet è il luogo perfetto per lanciare una campagna innovativa. Ed è proprio quello che “Mr. Robot” ha fatto.

Per mantenere i fan impegnati, “Mr. Robot” ha pubblicato la prima puntata per un tempo limitato su Twitter, Snapchat, YouTube e USANetwork.com. Complessivamente, la campagna ha generato 15 milioni di impressioni e 750.000 visualizzazioni video in meno di tre ore. “Mr. Robot” ha anche commercializzato annunci iper-targettizzati su Twitter e Facebook per raggiungere un pubblico di nicchia. Per esempio, gli utenti di Facebook interessati alla tecnologia avrebbero visto un annuncio sull’hacking mentre quelli interessati ai libri di fumetti avrebbero visto un annuncio in stile pop-art.

Questa strategia ha permesso allo show di capire meglio il suo target di spettatori e coinvolgerli con contenuti estremamente personalizzati. Su Instagram, Shomi, una piattaforma canadese di video on demand, ha organizzato una caccia al tesoro per promuovere l’uscita di “Mr. Robot”. Gli annunci digitali out-of-home sono stati “hackerati” con hashtag segreti. Le persone potevano poi cercare questi hashtag su Instagram e trovare un nuovo account per lo show: @hell0f13nd. Come risultato, l’account Instagram ha ricevuto 10.000 nuovi seguaci in soli tre giorni.

Cosa imparare: trasforma i tuoi social nel tuo mondo

Il team di “Mr. Robot” non si è limitato a pubblicare annunci sui social media ma ha prodotto campagne interattive che hanno portato in vita temi e conflitti della serie. Naturalmente, non tutti gli show hanno a che fare con gli hacker e il Deep Web. Ma se si riesce a trovare un modo creativo per portare il mondo della tua attività sui social, puoi fornire esperienze coinvolgenti che mantengono gli utenti impegnati oltre alle esperienze di acquisto.

2. Narcos

Le piattaforme di video on demand come Netflix e Amazon propongono sfide di marketing uniche. Dal momento che rilasciano diversi episodi in una volta, devono costruire l’anticipazione per il lancio di un’intera stagione e poi mantenere i fan impegnati anche dopo che hanno finito il binge-watching.

“Narcos” — la serie di Netflix sul re del cartello Pablo Escobar — lo fa magistralmente. Non poteva creare contenuti intorno alla trama, poiché ciò avrebbe potuto rovinare lo show per le persone che non l’avevano ancora visto. “Narcos” si è concentrato sull’educazione degli spettatori della storia e dei conflitti nel mondo reale.

Per esempio, lo show ha lanciato la sua campagna #Cokenomics, con una serie di grafici personalizzati con statistiche sul commercio di cocaina in Colombia. Questi post hanno guadagnato oltre 100.000 contatti sui social media. Ha anche creato una grafica condivisibile su Facebook intorno a eventi in tempo reale, come il GOP Debate, la stagione del fantacalcio e il rilascio di emoji su Facebook.

Grazie a queste iniziative, in soli tre mesi, “Narcos” ha generato due milioni di followers su Facebook, Instagram e Twitter divenendo la la serie originale Netflix più citata sui social media nel 2015 e continuando a far parlare anche oggi.

Cosa imparare: educa il tuo pubblico

Pensa ai social media come un testo di accompagnamento per il tuo show. Non è solo un posto per informare su promozioni e prodotti, ma dove puoi condividere contenuti personalizzati che arricchiscono e informano l’esperienza globale della tua clientela.

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3. Stranger Things

Il thriller soprannaturale degli anni ’80 “Stranger Things” ha un vantaggio di marketing intrinseco: evoca sentimenti di nostalgia. Queste emozioni possono aiutare gli spettatori a connettersi con lo show e associarlo a ricordi d’infanzia positivi. Infatti, il Journal of Consumer Research ha scoperto che le persone spendono anche più soldi quando si sentono malinconiche.

“Stranger Things” ha sfruttato queste emozioni con le sue campagne di marketing. Un giorno prima del lancio, per esempio, lo show ha ospitato un livestream di quattro ore su Twitch, durante il quale gli influencer hanno giocato ai videogiochi in un seminterrato a tema anni ’80. Ma c’era un colpo di scena: gli utenti di Twitch potevano votare per far accedere eventi inquietanti e “soprannaturali”, come luci tremolanti e libri volanti. Alla fine, sono stati presentati agli spettatori otto minuti del primo episodio.

Dopo che lo show è stato su Netflix per alcune settimane, “Stranger Things” ha pubblicato un video di realtà virtuale a 360 su YouTube. Questa esperienza interattiva ha permesso agli spettatori di esplorare il primo piano della casa dei Byers, dove si svolge gran parte dell’azione soprannaturale, e di provare l’emozione in prima persona.

Cosa imparare: dai potere allo spettatore

Sui social non è sufficiente esserci e parlare ai propri followers. Gli utenti vogliono sentirsi parte integrante della tua realtà. Sviluppare una strategia in cui sia visibile l’impatto del pubblico può essere una mossa vincente.

4. Squid game

Come non parlare della serie cult per eccellenza del 2021?

Ancora una volta Netflix ha presentato un prodotto che in brevissimo tempo è diventato un vero e proprio fenomeno che ha catalizzato l’attenzione del pubblico e un trend topic sia online che offline. Infatti uno degli elementi più interessanti della serie sudcoreana sta proprio nella sua strategia di marketing.

Il passaparola, che all’epoca delle sponsorizzazione e campagne sui social sembra una tecnica antiquata, è stato la chiave per ottenere senza grandi investimenti, congiuntamente alla scelta di TikTok per lanciare i propri contenuti, creare community e mettere in moto la creatività degli utenti.

Attraverso filtri con le maschere delle guardie, la challenge della sfida del biscotto al caramello e il successo dei suoni che caratterizzano la serie Netflix ha scelto un approccio informale e che fa leva su l’iconicità visiva e sonora del suo prodotto per trasformare gli utenti in veri protagonisti della serie e della sua strategia marketing.

Cosa imparare: osare premia.

Il fenomeno Squid Game ci dimostra che per realizzare una strategia di marketing efficace e unica il coinvolgimento diretto della community è essenziale per favorire la diffusione  di una serie tv attraverso pratiche creative e facilmente emulabili.

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