Tra i molti aspetti da tenere presenti nella propria strategia di marketing, la creazione e il supporto di una community attiva di appassionati è sempre più rilevante. Se da un lato i social hanno fornito una prima forma di contatto e sviluppo, oggi risultano evidenti i limiti in questa direzione. Ecco allora come Discord può rafforzare e consolidare le relazioni con e tra gli utenti.

Una delle priorità per molte realtà aziendali degli ultimi anni riguarda la costruzione di una relazione stretta tra brand e consumatore. Se i classici social media hanno permesso un primo contatto tra queste due entità, oggi il bisogno di un rapporto paritario è ancora più forte. I clienti, oltre a cercare un buon prodotto o servizio, necessitano infatti di ritrovare profonde connessioni umane con gruppi di persone percepite come simili. In questo modo è possibile pensare alle decisioni di acquisto con un riflesso dell’identità e dei propri legami.

Questa esigenza impone alle aziende di costituirsi come piattaforme per i propri utenti, permettendo anche la relazione tra di loro. Quindi sempre più le strategie di marketing si arricchiscono di piani e figure focalizzate sulla gestione di una community. Infatti, col passare del tempo assistiamo a un cambiamento che porta strategie standard, come post sponsorizzati e l’influencer marketing, a sortire minori effetti.

Gli aspetti umani dietro la strategia

Le comunità costruite intorno a un brand sono in continua ascesa poiché attingono ai bisogni sociali ed emotivi propri di ogni persona, associando l’identità del singolo con i valori del brand e del gruppo. Inoltre queste community, se gestite correttamente, possono diventare autosufficienti, cioè i partecipanti sono portati a mantenere vive le relazioni senza l’intervento diretto del brand.

La costruzione di una comunità richiede comunque molta presenza dell’azienda nelle fasi iniziali, promuovendo conversazioni, eventi, incontri e lo sviluppo di proprie tradizioni. Per esempio dedicare un giorno al mese al Q&A diretto può coinvolgere attivamente la propria utenza. La costruzione di un gruppo coeso è un processo a lungo termine che richiede attenzione costante, coerenza e soprattutto un “luogo” dove stabilire i diversi contatti.

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Proprio riguardo a quest’ultimo punto vogliamo proporre un primo viaggio all’interno di una piattaforma che del fare comunità fa la sua principale missione: Discord.

Discord: social poco media e molto network

Spesso descritto come Slack per la Gen Z, Discord è una piattaforma messaggistica, video e audio sviluppata nel 2015 e formata da chat di gruppo pubbliche o private chiamate “server”. Nasce come spazio per agevolare la comunicazione tra videogiocatori e nel corso degli anni, con una forte crescita dovuta alla pandemia, ha saputo aprirsi al grande pubblico, promuovendosi come “Your Place to Talk and Hang Out”.

Infatti i server dedicati al gaming ora rappresentano solo una parte delle community presenti. È possibile trovare un gruppo quasi per ogni passione e bisogno. Per esempio tra i più numerosi si trova “Lofi Girl” che fornisce ai suoi 760 mila membri uno spazio per ascoltare musica, guardare film, fare conversazione e studiare in compagnia.

I server Discord quindi permettono di riunire utenti intorno agli argomenti che preferiscono suddividendo i diversi sotto-topic in diversi canali. Riprendendo l’esempio precedente, conversare e studiare avranno due canali distinti. Ogni canale può essere testuale oppure permettere lo streaming audio-video e la condivisione dello schermo. Infine alcuni possono presentare limitazioni di accesso, per esempio costituendo aree riservate per alcune tipologie di utenti. Già queste prime caratteristiche possono fare intuire la diversità di applicazioni di questa piattaforma.

Altro aspetto di forte interesse per un brand che distingue questa piattaforma dagli altri social è l’assenza di un algoritmo. Infatti i contenuti condivisi arrivano sempre a tutti gli utenti membri selezionati senza il coinvolgimento di ulteriori parametri.

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Alcune prime possibilità per un brand

Aprire un server incentrato sul proprio brand permette di creare uno spazio di condivisione che riunisce gli utenti maggiormente legati alla propria realtà e rafforzano la loro fedeltà. Ovviamente questo è possibile unicamente promuovendo esperienze uniche e non replicabili in altre sedi.

Meno promozione, più qualità

L’attenzione del brand può concentrarsi maggiormente sulla qualità del contenuto condiviso, più che sull’autopromozione. Infatti molto spesso chi entra in un server Discord conosce bene il brand proprietario e può aver già effettuato diversi acquisti. In questi termini nel server di Adobe si svolgono lezioni per aiutare i membri a utilizzare al massimo delle loro potenzialità i vari software, mentre i contenuti promozionali sono maggiormente limitati. Questo primo esempio permette di comprendere come Discord rappresenti un touchpoint incentrato su utenti consapevoli.

Eventi esclusivi

La possibilità di trasmettere video e audio amplia di molto le possibilità date da questa piattaforma. Per esempio permette di organizzare vere e proprie conferenze in cui gli utenti possono dialogare e conoscere i membri del team, oppure di condividere con chi è impossibilitato a venire eventi svolti dal vivo. Tutto ciò aiuta a far emergere l’esclusività della propria community rafforzando i legami interpersonali.

Una fonte di ambassador e feedback

Essendo già un gruppo di persone interessate, un server Discord rappresenta anche un luogo in cui trovare utenti disposti a promuovere attivamente l’azienda. Per esempio è possibile creare canali privati dedicati agli utenti più attivi a cui offrire promozioni aggiuntive o inviare prodotti in anteprima da promuovere nelle proprie cerchie. Questo ponte diretto permette anche di ricevere feedback direttamente dal proprio pubblico target.

Supporto clienti di comunità

Infine il server può essere impiegato anche come piattaforma per il supporto clienti, potendo contattare l’azienda attraverso chat private. È possibile anche condividere problematiche e risoluzioni con tutti i membri dando vita a una pagina FAQ costantemente aggiornata tramite la collaborazione di tutti.

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Rimanere ancorati a strategie largamente testate può dare sicurezza sui risultati a discapito dell’innovazione. In Input siamo sempre pronti a sperimentare nuovi strumenti e tecnologie per offrire le migliori alternative per i diversi bisogni. Discord si sta rivelando il prossimo passo per la gestione di comunità forti e stabili, per questo riteniamo necessario essere pronti a proporre, a fianco dei social “tradizionali”, nuove piattaforme ai nostri clienti.