In questi mesi ci siamo attivati per ridefinire chi siamo e come vogliamo comunicare. Ecco il rebranding che ha dato vita alla nuova Inputidea!
Rinnovare l’identità aziendale è uno dei compiti più significativi e importanti per un’agenzia di comunicazione. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci a una realtà che conosciamo bene: noi stessi.
Applicare la stessa energia e la stessa metodologia che normalmente riserviamo al cliente è stata una sfida perché è decisamente più semplice scrivere per qualcuno che per sé stessi, così come progettare un sito o decidere come promuoversi.
Presi dai tanti progetti abbiamo rimandato di qualche mese, ma era chiaro il bisogno di un rebranding. È iniziato così un viaggio stimolante, in continuo divenire, che vogliamo raccontare come esempio di modalità strategica e operativa firmata Inputidea.
Le esigenze del rebranding
Come siamo arrivati a comprendere l’esigenza di un cambiamento radicale? Nell’ultimo anno nuove persone si sono unite al nostro team e ci siamo trasferiti per dare a tutti il proprio spazio, implementando attività, nuovi servizi e attivando un’academy interna. Abbiamo appreso e perfezionato diverse modalità di progettazione, ci siamo aperti a nuove realtà e ambienti per allargare le nostre possibilità e prospettive con partnership di rilievo.
Guardandoci indietro sembra incredibile ripensare a quello che eravamo. Nel corso dei mesi, tutti questi cambiamenti infatti si sono riflessi a un altro livello. Ci siamo resi conto che alcuni abiti ci stavano stretti ed era ora di aggiornare il nostro modo di comunicare. Il sito, i colori, le grafiche e il linguaggio che caratterizzavano la nostra agenzia non riflettevano più la nuova direzione.
Tutti questi elementi che abbiamo sperimentato sulla nostra pelle sono molto spesso gli stessi che ritroviamo in chi ci contatta. Ogni azienda infatti può affrontare periodi di grandi cambiamenti che rimodellano il livello organizzativo e identitario, richiedendo di conseguenza anche un nuovo stile comunicativo.
Che approccio utilizzare?
Per raggiungere uno stesso obiettivo possono essere intraprese molte strade. Alcune sono caotiche, inutilmente complesse e dai risultati incerti, altre percorrono sentieri già battuti e alla fine si giunge a qualcosa di standard e poco innovativo. Come un tatuatore che sperimenta uno stile diverso sulla sua pelle, abbiamo colto l’occasione per mettere in pratica una delle modalità di progettazione che più ci appassiona: la co-progettazione.
La nostra nuova identità nasce da un processo di design thinking, un approccio basato su empatia, creatività e collaborazione. Tra momenti di riflessione, passi in avanti e retromarce, sperimentazione e tanto caffè, ecco le fasi che hanno scandito il progetto del nostro rebranding.
Definire cos’è cambiato
Chi decide la direzione da intraprendere? La nostra risposta è “tutti insieme”. Il primo passo è stato infatti capire cosa volevamo da questo cambiamento. Ci siamo guardati dentro, ci siamo posti domande su di noi e su chi sceglie di contattarci e sul nostro modo di affiancare il cliente.
Molti gli esercizi di gruppo e le ricerche svolte per individuare la nostra nuova essenza. Comprendere lo spirito di un’azienda infatti richiede spesso un grande sforzo soprattutto a chi lo vive quotidianamente.
In tutto ciò bisogna tenere a mente la presenza dei competitor, anch’essi forti di una propria identità specifica. Per questo analizzare l’offerta circostante è fondamentale per emergere nella propria unicità distinguendosi il più possibile.
Da idee a risultati concreti
Da qui una “divisione” dei ruoli per raggiungere gli obiettivi definiti: nuovi font, colori, loghi, un sito web totalmente ristrutturato e un piano di comunicazione social in linea con la nuova identità. Seppur impegnati nei rispettivi compiti, ognuno ha avuto l’opportunità di esprimersi su ogni livello di lavoro, come il design thinking richiede, condividendo spunti e prospettive.
È stata la fase più creativa che ha permesso di liberare energie mentali: scrittura di testi per definire la nostra identità, proposte di payoff e ai grafici alle prese con la restituzione visuale delle lunghe riflessioni svolte. Alla fine le idee hanno preso forma in valori, parole, grafiche, animazioni, sezioni, call-to-action.
Attraverso numerosi passaggi e revisioni siamo arrivati a dare forma ad alcuni concetti definiti nelle fasi precedenti. L’energia e il desiderio di sperimentare si sono concretizzati in un’ampia palette di colori e caratteri tipografici differenti per raccontare una realtà multiforme e in continua evoluzione. L’amore per il territorio invece ha trovato spazio tra i testi, nel payoff e nell’esagono che caratterizza il nostro nuovo logo.
Testare e ricominciare
L’ultima fase del percorso ha coinciso con la pubblicazione dei nostri risultati. Dal 27 Settembre il nuovo sito è online, frutto di sforzi cominciati in Primavera e conclusi nei primi giorni di Autunno.
L’intero processo di rebranding ha infatti richiesto mesi di lavoro, negli spazi tra un progetto e l’altro e non abbiamo ancora finito.
Ora potremo raccogliere i feedback, gli aspetti di cui siamo soddisfatti e quelli da migliorare ulteriormente. Restiamo aperti a idee, prospettive e sfide, proprio come abbiamo fatto durante questo processo perché nulla è immutabile e anche noi vogliamo continuare a crescere e fiorire.
Ringraziamo ogni membro del team e tutti i collaboratori che hanno partecipato alle sessioni per aver dedicato il proprio tempo per questa avventura che, oltre che a dotarci di una nuova identità, ci ha permesso di confrontarci attivamente sul passato, sul presente e ancor di più sul futuro di Inputidea.