Da decenni il Festival di Sanremo costituisce un evento capace di centralizzare l’attenzione di tutta Italia. A suo supporto negli ultimi anni è esploso anche un fenomeno parallelo: il FantaSanremo. Quest’ultimo rappresenta un ottimo esempio di gamification, permettendo agli spettatori di diventare veri e propri giocatori. Cosa possiamo imparare da questa iniziativa per il nostro business?
La nascita del FantaSanremo
Tutto nasce nel 2020 da un gruppo di amici riuniti per seguire il Festival che, per rendere più eccitanti le serate, hanno deciso di creare un vero è proprio gioco, ispirandosi al più famoso Fantacalcio.
A causa della pandemia e le conseguenti restrizioni, nel 2021, non potendosi ritrovare in presenza, hanno scelto di creare un sito dedicato per riunire i partecipanti della scorsa edizione. Tra il passaparola e l’attenzione online legata al Festival nei mesi immediatamente precedenti, spostando il gioco online si sono ritrovati così a gestire più di 50mila partecipanti.
Il gioco e le sue regole
Sul sito ufficiale le iscrizioni al FantaSanremo sono aperte dal 27 dicembre 2022. Ogni partecipante è chiamato a formare una propria squadra con i cantanti in gara ed è anche possibile creare delle leghe private per sfidare i propri conoscenti.
Le squadre, di cinque artisti ciascuna, vengono formate in base alla disponibilità dei “Baudi”, ovvero la moneta virtuale con cui si effettuano gli acquisti all’interno del gioco. Ogni cantante in gara, infatti, possiede la propria quotazione. Per esempio gli Articolo 31 valgono 21 Baudi, i Coma_Cose 20, Giorgia 25 e I Cugini di Campagna 21. Per formare le squadre ogni iscritto al gioco dovrà valutare come spendere i suoi 100 Baudi.
Stando al regolamento, ogni artista può compiere delle azioni o essere coinvolto in situazioni che fanno variare il punteggio del giocatore in positivo o in negativo. Per scoprire i bonus e i malus previsti per quest’anno, basterà andare sul sito ufficiale del gioco e questi inizieranno ad essere assegnati agli artisti sin dal primo minuto del Festival, fino alla puntata finale.
Analizzare, comprendere, riproporre
Il FantaSanremo è solo uno degli ultimi esempi di una tendenza in continua crescita. Con gamification si intende l’applicazione di meccanismi tipici dei giochi, come punti, classifiche e sfide, in contesti differenti da quelli prettamente ludici. Di questo fenomeno ne facciamo esperienza da tempo con i social: like e commenti possono essere letti come punteggi, oppure l’apertura di una notifica come il completamento di un obiettivo.
Applicare questo stile risulta una scelta capace di coinvolgere e far vivere un’esperienza interattiva a pubblico e utenti. Per questo anche il marketing da tempo si muove in questa stessa direzione. Dai contenuti social agli eventi è possibile impostare delle strategie che permettano di prendere parte a una competizione firmata e promossa da un brand.
Il progresso tecnologico ha reso ancora più semplice trovare soluzioni creative soprattutto in occasione di eventi e manifestazioni, proprio come nel caso del FantaSanremo, che consente dal 2021 a chiunque di partecipare attraverso una piattaforma online dedicata.
Perché gamificare un evento?
Nonostante il gioco legato al Festival della canzone italiana non sia stato sviluppato dagli organizzatori stessi, ha saputo trarne numerosi benefici. Infatti la gamification, oltre a promuovere un’esperienza memorabile e interattiva, produce effetti anche a livello di engagement. Chi vive un evento è maggiormente incentivato a prestare attenzione anche ai dettagli più piccoli e apparentemente insignificanti e un gioco riesce ad attrarre anche chi non completamente interessato all’evento in sé.
Nell’edizione 2022 del Festival, molti concorrenti sul palco hanno mandato un saluto a “Zia Mara”, dettaglio che solo i partecipanti al FantaSanremo avrebbero potuto comprendere e apprezzare, poiché bonus di punti.
Come fare?
Questa strategia può essere implementata da qualsiasi azienda, potendo assumere modalità molto diverse in linea con differenti esigenze.
In occasione di un evento è molto utile promuovere l’aspetto interattivo con largo anticipo per dare modo ai partecipanti di prepararsi e prendervi parte. Questo consente anche di aumentare il periodo in cui viene a focalizzarsi l’attenzione del pubblico. La gamification per eventi funziona meglio quando le persone sanno tutto della sfida prima che l’evento abbia inizio. Ritornando al Festival, la settimana di svolgimento effettiva viene anticipata da più di un mese di preparazione al gioco.
Come già detto, la scelta di una strategia di gamification rispetto ad un’altra dipende dagli obiettivi specifici dell’evento. È necessario innanzitutto trovare il giusto supporto tecnico: gli ideatori del FantaSanremo, non attendendosi una mole di partecipanti così elevata, hanno riscontrato numerosi problemi al sito e ai server non idonei a gestire tante richieste.
Il regolamento deve poi essere il più chiaro possibile, senza lasciare margine di interpretazione personale che potrebbe diventare causa di un’esperienza negativa da parte dei partecipanti. Le difficoltà nel valutare l’avvenimento di bonus e malus hanno portato infatti alla necessità di un Consiglio Ufficiale per deliberare sull’assegnazione dei punteggi.
Un perfetto evento collaterale
Migliorandosi di anno in anno e giungendo alla sua terza edizione online, il FantaSanremo è riuscito a diventare un elemento cardine dell’esperienza globale del Festival. Potendovi prendere parte gratuitamente e competendo senza un vero premio effettivo (se non la gloria della vittoria) è riuscito ad avvicinare l’evento televisivo alla quotidianità del pubblico, regalando un’esperienza che andasse oltre la visione passiva o il commento tramite social.