Apple ha pubblicato il nuovo aggiornamento IOS 15 del proprio sistema operativo, che porta con sé alcune novità, ma non grandi cambiamenti come è stato con il precedente. Con iOS 14, sono state introdotte i infatti modifiche che che hanno cambiato sensibilmente il modo in cui si organizzavano campagne pubblicitarie online, andando a limitare le possibilità di monitoraggio sulle diverse piattaforme.

I nuovi aggiornamenti che IOS15 porta con sé sono numerosi e differenti.

Facetime ora permette la condivisione dello schermo, migliora la visualizzazione a griglia dei partecipanti e la pulizia della voce registrata. È possibile attivare una modalità per concentrarsi limitando le notifiche (che subiscono a loro volta un cambio di look). La barra di ricerca di Safari viene spostata in basso, per gestire più facilmente i pannelli. Per i messaggi invece è stata aggiunta la possibilità di scannerizzare tramite foto di testi da inviare ed è stata arricchita la personalizzazione delle Memoji. Meteo fornirà più dati (come la qualità dell’aria della zona), le Mappe si arricchiscono di edifici 3D e si potrà scegliere di criptare il proprio indirizzo mail quando si ci iscriviamo a determinati siti Web.

Quindi, come dicevamo, certamente moltissime novità, ma che non creano difficoltà al mondo del marketing come è stato per il IOS14, che ha visto anche un’azienda come Facebook dover correre ai ripari.

Cosa ha significato IOS14?

Apple ha richiesto che tutte le app dell’App Store coinvolte in quello che Apple definisce “monitoraggio” mostrino agli utenti dei propri dispositivi un prompt di richiesta al monitoraggio dei dati, in conformità al loro framework per la trasparenza delle app. Poiché sempre più persone hanno disattivato la possibilità di tenere traccia dei dati, la personalizzazione delle inserzioni e i report sulle prestazioni per gli eventi di conversione sia sull’app che sul web hanno subito grandi limitazioni. Queste modifiche hanno riguardato tutti i brand che pubblicizzano i propri servizi e prodotti con le inserzioni di Facebook Ads e che ottimizzano, targetizzano e creano report in base ad eventi di conversione digitali tracciati attraverso la piattaforma Facebook.

Le criticità

I cambiamenti apportati dall’aggiornamento Apple possono essere riassunti in 2 punti critici:

  • Il retargeting degli utenti è più difficile poiché Facebook ha meno dati sugli utenti a sua disposizione. Anche i numeri misurati in precedenza per gli eventi sono diminuiti significativamente, poiché solo l’evento con la priorità più alta alimenta i dati di Facebook. E, ultimo ma non meno importante, le Custom Audiences si sono ridotte a causa della mancanza di dati, il che rende la consegna al giusto gruppo in target meno accurata.
  • Il monitoraggio del rendimento delle campagne è meno preciso e gli eventi di conversione sono ora limitati a otto. Ciò significa che con un opt-in, cioè il consenso al tracciamento, si possono tracciare fino a otto eventi per dominio. Se si sceglie di non partecipare, cioè di rifiutare il tracciamento, solo l’evento a più alta priorità viene tracciato. Puoi determinare tu stesso quale evento è questo nelle impostazioni dell’evento di Facebook o dell’ad manager, ma solo dopo aver verificato il tuo dominio.

 

Tutto ciò ha imposto a Facebook l’attivazione di nuovi strumenti e metodi di tracciamento per adeguarsi alle richieste di Apple, che inevitabilmente impattano anche sui dispositivi Android. È stato introdotto come già accennato l’Aggregated Event Measurement, cioè il protocollo che permette la misurazione degli eventi attivati dagli utenti iOS e che limita l’ottimizzazione per un massimo di 8 eventi per dominio, mentre la finestra di attribuzione “standard” delle conversioni di 28 giorni dal click non saranno più supportate. Al loro posto verrà usata di default la finestra 7 giorni dal click, il che significa che, in casi di percorsi di acquisto più lunghi, certe conversioni non verranno più riportate, con relativa percezione di cali di performance nelle campagne e innalzamento dei costi.

Apple vs the World

Con l’aggiornamento iOS 14, Apple ha inviato un chiaro segnale nella direzione della protezione dei dati. È chiaro che gli inserzionisti ora devono lavorare con molti meno dati e pensare a nuove strategie per ottenere i migliori risultati possibili.

Anche se le limitazioni sono significative, dovremmo vedere i cambiamenti come un’opportunità. Perché nonostante questo fatto, Facebook offre ancora abbastanza strumenti per essere in grado di eseguire campagne pubblicitarie di successo. Infine è importante ricordare che se Apple è arrivata a questa decisione drastica è anche perché molte applicazioni mobile e player si sono spesso approfittati dei dati condivisi da utenti ignari. Sicuramente sarà interessante vedere come Google reagirà a questo cambiamento e quanto tempo ci metterà per allineare la propria privacy.

Il mondo del mobile marketing non smette mai di sorprenderci e ancora una volta vediamo che solo con una conoscenza approfondita della materia ci si può adattare a questi cambiamenti senza rimanere indietro e soprattutto essere vittime di una lettura dei dati non corretta.